Ogeaner “è maschile perché è poco complicato e dà subito piacere”. Kobler e lo chardonnay schietto

Alle nostre domande sull’identità umana del suo vino più rappresentativo Armin Kobler ci parla del suo chardonnay, Ogeaner 2014 Alto Adige DOC: “è maschile – perchè non è tanto difficile da capire! – ha un carattere schietto, dice sempre la verità (e la varietà ndr.) ed andrebbe volentieri in Borgogna a conoscere la terra dei suoi avi”.

E così Ogeaner è schietto anche all’esame olfattivo dove risulta ben evidente l’aroma tipico della banana, supportato da ananas e mela verde, mentre in bocca prevale la freschezza dovuta ad un giusto nerbo acido cui segue una vena sapida di grande lunghezza… perchè Ogeaner, felice nelle mani di Armin, ci parla della sua terra, Magrè sulla Strada del Vino, provincia autonoma di Bolzano, Trentino-Alto Adige, circa 1.300 abitanti.

Ogeaner è prodotto con le uve chardonnay di una vigna piantata attorno al 1940, allevate a pergola semplice (circa 3.300 ceppi per ettaro), su terreni sabbiosi situati a 208 metri s.l.m. nella piana del fondovalle che fanno parte del primo appezzamento aziendale, comperato nel 1958. Da allora l’azienda è andata crescendo: nel 1972 è stato aquistato il Klausner impiantato con barbatelle di pinot grigio, merlot e carmenère; nel 1993 si è aggiunto il vigneto Kotzner con viti di varietà schiava innestate con merlot; nel 2001 è stato impiantato il sito Puit con cabernet franc; nel 2002 anche l’Oberfeld con pinot grigio; nel 2004 le viti di Gewürztraminer nella vigna Feld. Ad ogni terreno la varietà di vitigno più adatto.

I diversi vigneti infatti si distinguono tra di loro per la composizione del terreno e il loro bilancio idrico: il conoide del paese di Magrè è caratterizzato da terreni calcarei molto caldi e sciolti, mentre nelle zone ad est e sud prevalgono terreni sabbio-limosi di notevole profondità.

Le vigne vengono allevate con grande cura riducendo i trattamenti con il sistema della lotta integrata, con una gestione della chioma ragionata per una resa adeguata al potenziale qualitativo. La selezione dei grappoli avviene già in vigneto e la vendemmia, spesso tardiva, è manuale.
L’enologia cautelativa, fatta di criterio e tecniche enologiche moderne, permette di ottenere vini di alto livello e con uno stile particolare che rispecchiano la varietà e la qualità maturata nel vigneto, la zona, e naturalmente, l’annata.

L’azienda, che comprende i vigneti di Magrè (situati all’estremità meridionale del Sudtirolo, ad un livello sul mare tra i 200 e 220 m) e i frutteti di Cortaccia, è stata fondata negli anni cinquanta da Erich, il padre di Armin, e fino alla vendemmia 2006 le uve prodotte sono sempre state conferite e vinificate esternamente; Armin e Monika Kobler però non erano completamente soddisfatti dunque in quell’anno decisero di iniziare a vinificare. Attualmente lavorano le uve provenienti da due ettari della loro azienda che corrispondono ad una produzione annuale di circa 14.000 bottiglie mentre le uve delle superfici non destinate alla produzione in proprio vengono conferite alla Cantina di Cortaccia.

Share

I commenti sono chiusi.