“Bevete vino e inebriatevi, fino all’estasi!” disse il fauno danzante

Bisogna sempre ascoltare i consigli di un fauno danzante! E così, vedendo un fauno danzante, Guido Gualandi, archeologo e vignaiolo toscano, si è ispirato ed ha pensato di realizzare il suo vino “La danza del fauno”, colorino 100%, Rosso Toscana IGT.

 

Nel suo caso, come spiega Gualandi, si tratta di vini archeologici cioè di vini che vengono realizzati come si faceva 2000/3000 anni fa. Il metodo è quello di intervenire il meno possibile sui prodotti e di evitare di correggerne il gusto in cantina se non con metodi naturali quali la fermentazione assieme ai raspi, la pressatura al torchio manuale e l’invecchiamento in barrique.

“La danza del fauno” è prodotto dal colorino, un vitigno autoctono che viene usato in purezza ed un Rosso Toscana IGT, fa fermentazione in tino tronco conico aperto e stagionatura in botti di castagno e rovere. Sentiamo dunque cosa ci racconta il professor Guido di questo fauno danzante…

 

 


Il Podere Gualandi è a Poppiano – Montespertoli, Firenze, e su queste terre oltre ai vini archeologici da vitigni autoctoni – quali il colorino, il fogliatonda e il pugnitello – si producono anche grani antichi ed olio extravergine d’oliva raccolto a mano, franto a freddo e stoccato in orci di terracotta. Il tutto avviene con grande attenzione per la qualità dei prodotti e 
nel rispetto l’ambiente: l’acqua usata è riciclata, il riscaldamento e l’acqua calda sono prodotti da energia solare, l’elettricità è prodotta da pannelli fotovoltaici, per la lavorazione dei campi si privilegiano i lavori fatti a mano e si minimizza l’uso del trattore. L’azienda è certificata dal 2008 come operatore biologico dall’ente ICEA.

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